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24 luglio 2011 7 24 /07 /luglio /2011 12:26

La neonata psicologia rifiuta l'introspezione come metodo di ricerca perché impossibile da realizzare in laboratorio con metodi "sperimentali". L'introspezione, la capacità di guardare dentro se stessi, darà alla psicologia una dimensione molto più ampia.

Nel 1879 il professor Wilhelm Wundt, psicologo e filosofo, apre a Lipsia un laboratorio per i suoi esperimenti di Psicologia. Per molti si tratta dell'anno di nascita della Psicologia come scienza. Tuttò ciò che precede questo momento è considerato da molti psicologia prescientifica. Nel corso della sua vita si dedica soprattutto a studiare i processi mentali, da quelli più semplici a quelli più complessi, convinto che sia possibile scomporre tali processi per sottoporli ad analisi. Giunge a distinguere la sensazione, che è il risultato pressoché immediato di una semplice stimolazione sensoriale, dalla percezione, vero e proprio processo, che conduce alla conoscenza di oggetti e processi esterni.

Ottiene la cattedra di Psicologia all'Università di Lipsia, dove continuerà a insegnare e a lavorare. Nel suo laboratorio convergono numerosi studiosi, cultori della nuova scienza, cha da qui ripartono per continuarne l'approfondimento e per fondare altri laboratori, dove prevale l'esperimento come metodo di ricerca.

Wundt, con i suoi allievi (tra cui Freud), si dedica alla misurazione delle sensazioni e all'analisi delle percezioni. La sua attenzione si svolge in modo particolare a quelle relative al campo visivo, ma non tralascia le percezioni determinate dall'udito, dal tatto, dal gusto. In questo ambito le sue ricerche sono particolarmente significative. Wundt si occupa anche della percezione del tempo e dei processi di attenzione nonché dell'affettività e dei processi mentali "superiori", come la memoria.

Il suo approccio a questi problemi è tuttavia ancora una volta di tipo analitico. Egli tende a scomporre i processi i processi psicologici e mentali, decisamente complessi, e a sottoporli a continua sperimentazione. Ne ricerca le connessioni, ma evita di prendere in considerazione il metodo dell'introspezione e l'analisi comparativa dei fenomeni sociali.

L'introspezione, cioè il resoconto di quello che un individuo sente oppura pensa, e il confronto dei diversi comportamenti umani in situazioni simili, non sono praticabili con sufficiente efficacia all'interno del laboratorio e non riescono a garantire l'oggettività che la psicologia ai suoi inizi cerca con rigore forse eccessivo. L'elemento fondante la psicologia come scienza autonoma, la sperimentazione in laboratorio, sembra essere anche un limite. L'opera di Wundt, tuttavia, è fondamentale anche perché numerosi ricercatori, formatisi nel suo laboratorio, sono comunque pronti a uscirne per ampliare l'ambito della ricerca sperimentale.

1 Der deutsche Psychologe Wilhelm Wundt (1832-1920) im Jahr 1902. | S
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